Il Parco di Villa Durazzo Pallavicini inaugura nel mese di luglio 2020 i restauri del Parco dei Divertimenti e del Chiosco delle Rose.
I lavori sono stati effettuati grazie ai finanziamenti ottenuti partecipando a concorsi banditi rispettivamente dalla Compagnia di San Paolo e dal FAI.
Il Parco dei Divertimenti si trova nella parte alta del percorso, dopo il Mausoleo, e si tratta della scena spostata dalla Marchesa Teresa; in origine essa infatti era collocata dopo il romitaggio e l’oasi mediterranea.
La scenografia è composta:
- dalla cavallerizza, cioè lo spazio ellittico che ospita i Giochi, piantumato a perimetro da oleandri bianchi ad alberello ed altre piante tipiche della flora mediterranea, come l’elicriso;
- dalla Ruota Cinese, che era rimasta danneggiata dalla caduta di un pino e che i fabbri hanno riportato in perfetta efficienza;
- dalla giostra, con due seggiolini per le dame e cavallini per i gentiluomini, il cui meccanismo è celato in sottosuolo in una grotta artificiale;
- dalla capanna a due tetti (le cui coperture sono composte da fascine di segale) sul punto di belvedere – luogo preferito dell’arch. Canzio.
I restauri hanno interessato la parte “fuori terra” del Parco dei Divertimenti, tralasciando – per mancanza di risorse – la grotta con le leve e gli ingranaggi della giostra.
L’inaugurazione ufficiale, avvenuta venerdì 20 luglio 2020. è stata preceduta, nei mesi invernali e primaverili, da una serie di visite al cantiere che ha permesso ai visitatori di scoprire segreti e curiosità dei manufatti.
Il chiosco delle Rose invece si trova al Lago Grande e cela al suo interno uno dei tre giochi d’acqua (che vengono attivati nei mesi estivi).
La sua struttura di metallo sostiene l’antica pianta di rosa Banksia, che negli anni aveva ricoperto il chiosco quasi soffocandolo.
I restauri hanno permesso di eliminare le parti ormai morte della rosa e di riportare alla luce questi volumi trasparenti, nonché la bandierina sulla cima della cupola!
La rosa Banksia è una pianta precoce, che fiorisce nel mese di aprile, con roselline di colore giallo delicato; la stessa specie si trova lungo il viale di accesso, tra la biglietteria ed il museo, e verso l’Orto Botanico, lato passerella del museo.
In entrambe le operazioni di restauro un contributo fondamentale è stato dato dalla Associazione Temporanea di Imprese che gestisce il Parco:
- lo studio di progettazione Ghigino ed Associati, che ha presentato i progetti di restauro e ne ha diretto i lavori;
- la Cooperativa Arco di Giano, che sopratutto coi suoi giardinieri ha curato la preparazione delle piante e la sistemazione finale delle aree;
- la nostra Associazione, che ha provveduto all’acquisto di parte delle piante e che si impegna tutti i giorni nella vigilanza dei monumenti.