Ancora nuovi restauri e collezioni botaniche per quest’anno 2022 nel Parco Durazzo Pallavicini:
le novità sono state in parte già annunciate dalla Direttrice, l’arch. Silvana Ghigino, mentre altre sono ancora in eleborazione e quindi verranno svelate nei prossimi articoli.
Si tratta sia di restauri a scene complete e relativi monumenti, sia di nuove piantumazioni o per l’arricchimento delle collezioni botaniche già presenti oppure per il rinnovamento di antiche ormai scomparse.
La prima notizia in ordine cronologico riguarda il Viale delle Camelie:
in autunno è stato arricchito dalle Camelie Sasanqua, la cui fioritura si sviluppa da ottobre a gennaio. Si tratta di un primo gruppo di piante, cui seguirà un secondo quest’anno; sono state collocate in coda al Camelieto, accanto ai rododendri, e si sono bene ambientate, nonostante lo stress del viaggio dal Lago Maggiore e la differenza di clima.
La fioritura a novembre è stata magnifica: speriamo si replichi anche quest’anno.
La seconda novità riguarda i restauri di un monumento piccolo ma molto importante, opere di cui si sentiva da tempo la necessità ma che potevano essere eseguite solo col Parco chiuso.
I lavori, finanziati dalla donazione di due soci attraverso Artbonus in memoria della cara zia recentemente scomparsa, sono iniziati in autunno e stanno per essere completati….
L’immagine della Vergine, realizzata da Giuseppe Isola su lastra di ardesia, raffigurava la Madonna a figura intera, in piedi e con le braccia aperte verso il fedele.
L’opera era stata vandalizzata da ignoti, che avevano rotto la pietra all’altezza del collo di Maria, decapitando la figura; inoltre le mani ed i piedi col tempo si erano sbiaditi, praticamente scomparsi, mentre le vesti sono rimaste ben leggibili.
L’originale è stato rimosso e sarà restaurato, ma in seguito verrà conservato al riparo dalle intemperie e da malintenzionati; nell’edicola sarà presto collocata una riproduzione, di cui pubblicheremo la fotografia, una volta inaugurato il restauro.
Terza ed ultima opera realizzata durante questo inverno:
il roseto!
Dai documenti rinvenuti in archivio è emerso che esisteva un roseto proprio all’inizio del Viale delle Camelie; di queste piante purtroppo nessuna è sopravvissuta e così lo Studio Ghigino ed Associati ha elaborato il progetto per il suo riallestimento.
Approvata la proposta dalla Soprintendenza, le piantine sono state messe a dimora: ora aspettiamo che si risveglino in primavera e che ci donino una prima fioritura a maggio.